Camminata veloce in gravidanza: pro e contro
Le tre scuse più utilizzate dalle gestanti per rimanere sedentarie sono mancanza di tempo, fatica, mancanza di energie e disconfort fisico.
La camminata in gravidanza a passo sostenuto può ritenersi un buon espediente?
Solo il 14-23% delle donne in gravidanza effettua esercizio fisico con livelli sufficienti. Il secondo trimestre è in generale il più attivo e la sedentarietà aumenta in correlazione dell’avvicinarsi al parto.
C’è una correlazione evidente tra camminata a passo sostenuto e riduzione di:
- Glicemia;
- Diabete mellito gestazionale (riduzione del 20%);
- Preeclampsia (riduzione del 30%);
- Aumento di peso eccessivo durante la gravidanza (riduzione del 29-44%);
- Mantenimento del peso eccessivo dopo la gravidanza;
- Depressione;
- Altre complicazioni legate alla gravidanza.
Caute correlazioni
Per lo sviluppo del feto ci sono caute correlazioni tra camminata a passo sostenuto e:
- 14-39% riduzione rischio macrosomia;
- Riduzione del rischio di nascita sottopeso;
- Miglior metabolismo e sistema immunitario;
- Riduzione di rischio di nascita prematura?
- Riduzione rischio ipoglicemia, anomalie congenite.
- Nessuna correlazione tra camminata e rischio di parto cesareo.
Conclusioni
Se non ci sono controindicazioni la donna sana deve essere incentivata a praticare la camminata a passo sostenuto durante tutto il periodo della gravidanza.
La camminata può prevenire la maggior parte delle condizioni avverse legate alla gravidanza e migliorare la condizione di salute del bambino.
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